via Bolshaya Krasnaya, 5 - Kazan

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    Казанско-Богородицкий мужской монастырь 

La storia del Monastero della Madonna di Kazan è strettamente legata alla scoperta, alla glorificazione ed alla venerazione in tutta la Russia dell'icona miracolosa di Madre di Dio di Kazan. Questa icona taumaturgica è una di quelle più ammirabili nella Chiesa Russa. Tra tutte le icone di Madonna l'immagine di Kazan ha il più gran numero di copie venerabili. Prima della Rivoluzione nella coscienza di maggior parte della gente russa la denominazione della citta di Kazan associava principalmente con l'icona miracolosa che era conservata nel Monastero femminile di Madonna. Ecco la storia di scopertura dell'icona miracolosa e di fondazione del Monastero. All'inizio di luglio 1579 a Kazan accadde un grave incendio. La fiamma mangiò il quartiere intero aderente al Cremlino dal lato di nord-est. La casa di sotnik Danila Onuchin fu bruciata (la leggenda dice che lui era strelizzo, mentre gli Onuchin erano i nobili di Nizhnij Novgorod trasferiti a Kazan negli anni '60 del XVI secolo). La figlia di sotnik Onuchin, dodicenne Marfa, vide tre volte un sogno in cui Santissima Madonna le faceva andare ai resti bruciati e trovare la Sua immagine. La bambina raccontò il sogno a sua madre, e quella ultima lo riferì all'arcivescovo di Kazan Ieremia che benedisse il clero a cercare l'icona. L'8 giugno 1579 la ragazza Marfa trovò l'icona di Madonna al posto di casa bruciata. Nello stesso giorno l'icona fu trasferita alla Chiesa parocchiale di Nicola di Tula che si trovava vicino al posto di scoperta dell'immagine di Madonna. Alla scoperta dell'icona partecipava il prete della Chiesa di Nicola Gostinodvorskaya Ermolay, che qualche anno dopo diventò il metropolita di Kazan e, poi, il patriarca di tutta la Russia martire Germogen, canonizzato dalla Chiesa Russa nel 1913. Proprio lui, mentre faceva il metropolita di Kazan, scrisse la leggenda di scopertura dell'icona e dei suoi miracoli.

Nel 1595 fu stabilita la festa dedicata all'icona di Madre di Dio di Kazan (l'8 luglio, in onore di scoperta dell'icona). Nel 1611 patriarca incarcerato Germogen chiamò il mitropolita di Kazan Efrem il quale diresse all'esercito di Minin e Pozarskij una copia dell'icona di Madre di Dio di Kazan. Prima di prendere la città di Mosca le truppe russe pregavano l'icona miracolosa e in seguito la liberazione di Mosca dai polacchi fu dovuta alla protezione di Madonna "grazie alla Sua icona di Kazan". In memoria di questo evento per il 22 ottobre fu stabilita la seconda festa in onore dell'icona di Kazan. La copia dell'icona che era nell'esercito fu collocata nella Cattedrale di Kazan costruita specialmente sulla Piazza Rossa. Un'altra copia taumaturgica si trovò nella Cattedrale di Kazan a San Pietroburgo. Prima della Rivoluzione le città di Kazan, di Mosca e di Pietroburgo contesero il diritto di essere detentore di originale dell'icona miracolosa. Nel 1904 tutta la Russia fu sbalordita dalla notizia che l'icona miracolosa era stata rapita dal Monastero di Madonna a Kazan; il furto è accaduto la notte del  29 giugno. Poco dopo i ladri furono arrestati, ma l'icona non fu trovata. Non c'erano neanche le conferme che l'icona fu bruciata o venduta ai seguaci della "vecchia fede". Inchiesta diede nessuna risposta alle domande dei credenti.

Comunque il rapinamento dell'icona non fermò il torrente dei pellegrini verso il posto della sua scoperta. Negli anni 1910-1913 nella parte interrata, proprio al posto di scoperta dell'icona miracolosa, fu costruito il tempio sotteraneo. Oltre a ciò a Kazan circolava la leggenda secondo la quale in realtà fu rapinata la copia dell'icona mentre quella originale fu nascosta e conservata dalla vecchia priora. Molte persone dicono che oggi questa antica icona di Madre di Dio di Kazan si trova nella chiesa di Taumaturghi di Yaroslavl. Poco dopo la scoperta dell'icona miracolosa fu fondato il monastero, e Marfa che divento monaca era una delle sue prime priore. Il Monastero di Madonna di Kazan occupava lo spazio circondato dalle vie moderne Bolshaya Krasnaya, Yapeev, Nagornaya e dal vicolo che non eseste più, vicino alla Chiesa Pyatnitskaya. All'inizio del XX secolo abbazia rappresentò un grande complesso architettonico di edifici delle varie epoche, la maggior parte dei quali furono purtroppo distrutti nel periodo sovietico. Fu demolito la Cattedrale principale dell'abbazia costruita negli anni 1798-1808 al posto di scoperta dell'icona al progetto di architetto famoso Ivan Starov, fu persa anche la campanile a sei file del XVII secolo, la quale aveva 55 metri di altezza.

Di tutto il vasto complesso del Monastero sono rimasti un edificio della Chiesa dell'Esaltazione della Santa Croce costruita negli 1882-1887 e la Chiesa di Sofia Sulle Porte, la quale nel 1993 è stata data alla diocesi di Kazan. Nel fondo del cortile si trovano la casa di Nicola e la casa dei Priori; queste case circondano il posto dove fu la Cattedrale. Loro sono state costruite negli anni 1810-1843 sul progetto di architetto Yakov Shelkovnikov. La chiesa di Nicola di Tula da sulla via Nagornaya, la chiesa è stata ricostruita negli anni 1810-1816 al posto di tempio parrochiale dove prima si trovava l'icona scoperta. 

Oggi lì vengono eseguiti i lavori di restauro. Viene pianificata la ricostruzione della Cattedrale di Madonna. Il 21 luglio 2005 il Santissimo Patriarca di Mosca e di Tutta la Russia Alessio visitò il monastero e diede alla diocesi di Kazan la copia miracolosa "del Vaticano" dell'icona di Madre di Dio di Kazan (Atto di consegna della copia di icona di Santissima Madonna di Kazan alla diocesi di Kazan presso la Chiesa Ortodossa Russa); oggi l'icona è collocata alla Chiesa dell'Esaltazione della Santa Croce. Ogni giorno nel tempio vengono celebrate le messe e tutti i credenti possono riverire la Sacra reliquia.

Confraternità del monastero:

Vicario - priore Pitirim (Rybanin).Confraternità: ieromonaco Andrej (Sirotkin), ieromonaco Veniamin (Bodroshev), sacerdote Aleksej Kolyasev, ieromonaco Roman (Ruban), ierodiacono Pavel (Kuznetsov), diacono Vitalij Vedeneev, ierodiacono Paisij (Shindyagin).

 

 


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